F.A.Q.
"Domande più frequenti sul softair"


Cos'è il Soft Air?
 
Il Soft Air (o Air Soft) è un gioco in cui si usano delle "armi ad aria morbida" o Air Soft Gun (ASG) per divertirsi simulando un combattimento.
Le Air Soft Gun sono modelli in scala 1:1 di vere armi da fuoco, ma hanno all'interno un meccanismo ad aria di bassa potenza che lancia dei pallini di plastica da 6mm, chiamati BB bullets.
La velocità d'uscita di questi pallini è abbastanza bassa da non creare pericoli ad una persona che sia munita di occhiali protettivi, pur mantenendo una gittata ed una precisione accettabile.
Questo rende le ASG sicure ed utilizzabili per giochi di guerra simulata. Resta da decidere se sia uno sport o un gioco.



Ma il softair é legale?


Si, legalissimo. Non esiste nessuna legge che impedisca a dei cittadini di riunirsi per spararsi e colpirsi a vicenda da pallini di plastica, se sono d'accordo a farlo. L'unico limite imposto dalla legge riguarda la potenza di uscita dei pallini che non deve superare il limite pari a 1 Joule.
Esistono ovviamente leggi da rispettare, che non sono comunque "anti-softair":
Giocare senza informare le autorità e senza mettere dei cartelli configura il reato di "procurato allarme" e/o "disturbo della quiete pubblica".
Idem girare in mimetica con il mitra in mezzo alla strada, con il legittimo rischio di farsi sparare dalle forze dell'ordine.
Utilizzare divise dell’esercito (con le stellette) e/o distintivi militari può essere visto come "impersonificazione di ufficiale" o qualcosa di simile.
Teoricamente, usare materiale delle Forze Armate Italiane può essere ricettazione di materiale rubato, se non potete provare che è materiale DISMESSO dall'esercito.
Portarsi il coltello "da rambo" é una violazione del codice penale, eccetera.
Seguendo un minimo di regole di comportamento e usando un po’ di buon senso non ci sono problemi.




Quindi le "armi" sono solo dei giocattoli, giusto?


Non proprio. Sono definiti dalla legge "dispositivi non atti ad offendere la persona", e sono equiparate ai giocattoli come vendita e detenzione (fin tanto che rispettano il limite di 1 Joule).
Non sono però il regalo adatto per il vostro nipotino. Le ASG nascono per dei bambini un po' cresciutelli che non si vergognano di giocare vestiti in mimetica, ma che hanno comunque quel tanto di buon senso da seguire le regole di sicurezza.
Le ASG non sono adatte per bambini (la vendita è vietata ai minori di 18 anni), hanno comunque la potenza da causare gravi danni a occhi e viso (l'uso della maschera di protezione è vivamente consigliato, in particolare per i più piccoli). Tra l'altro, anche il più economico modello di pistola a molla costa comunque una cifra abbastanza elevata, e necessita di manutenzione e di un uso responsabile. Sotto i 14 anni sono estremamente sconsigliabili.



Le ASG sono pericolose?


No, le ASG non sono pericolose, se usate in modo responsabile e con un po' di buon senso.
Anche la più “pompata” e super modificata ASG non fa danni irreparabili. I pallini non possono penetrare la pelle, ma a corta distanza possono lasciare dei segni o delle abrasioni sulla pelle scoperta, che appaiono più o meno come una puntura di zanzara. Insistiamo sul punto fondamentale, l'unico punto vulnerabile sono gli occhi che DEVONO essere sempre protetti con una maschera. Non serve un elmo da crociato, bastano le mascherine di gomma trasparente per l'hobbistica (è comunque consigliato l'utilizzo di maschere realizzate appositamente per la pratica del softair).
Il gioco non è più pericoloso di qualunque altra attività fisica all'esterno, ma bisogna porre molta attenzione al di fuori dal gioco, quando si aspetta la fine della partita o quando si rimette nell'armadio l'ASG una volta tornati a casa. Come nelle armi vere, è in questi casi che accadono la maggior parte degli incidenti.

I pallini fanno male?
Dire che sono "innocui" sarebbe una balla: i pallini da 6mm possono fare male, ma molto meno di quanto si immagina. Intendiamo qualcosa di simile ad un pizzicotto ed eventualmente qualche bozzo sulla pelle.
Questo succede a distanze ravvicinate, ossia sparando a meno di 5-6 metri: in posti dove la vegetazione é fitta una distanza del genere è abbastanza probabile, mentre in altri campi più aperti si tira a lunga gittata.




REGOLE DI SICUREZZA


Non bersagliare giocatori che, contravvenendo alle regole di sicurezza, siano sprovvisti di protezione agli occhi, ma segnalalo in modo chiaro ed udibile per sospendere la partita ed allontanare il contravventore.
Non bersagliare giocatori a distanze inferiori ai minimi di sicurezza o quando il tiro possa essere lesivo del bersaglio: in questi casi basta dichiarare “Sotto tiro!” (o simile) dalla posizione in cui è ovvio che il bersaglio sarebbe stato colpito, e questi si dichiarerà a sua volta "Colpito"/"Preso" (o simile).
Non bersagliare per alcun motivo animali presenti per caso sul terreno di gioco, se vuoi andare a caccia hai sbagliato sport!
Non tirare verso superfici rigide che possano deviare la traiettoria dei pallini (sono di plastica e quindi rimbalzano!).
Se sei raggiunto dai pallini di una ASG ("touch"), dichiarati "COLPITO" o "PRESO". Non basta dirlo una volta, è necessario gridarlo forte, in modo che gli altri operatori sentano bene; inoltre bisogna alzare le braccia al cielo (non esporre il viso se possibile) tenendo alto il fucile per far capire che si è stati presi. Sono casi tutt’altro che rari quelli in cui si viene bersagliati più volte e sotterrati di pallini dopo essersi dichiarati: situazioni antipatiche e a volte dolorose (parlo per esperienza personale).
Allontanarsi velocemente dal gioco con le mani in alto, o il fucile sulla testa, e CON LA MASCHERA IN FACCIA: è possibile imbattersi in giocatori avversari di retroguardia che prima sparano e poi domandano.
Se vedi un qualunque valido (!) motivo per sospendere la partita, gridalo forte finché non ti sentono tutti. Se è qualcun altro a dare un segnale, ripetilo a tua volta a quelli più lontani. I motivi possono essere la presenza di "estranei" in zona, un giocatore privo della maschera o qualunque situazione in cui ci si possa far male.
Non è accettabile fermare la partita per dispute su qualcuno che si ritiene colpito, se qualcuno non segue le regole o se la ASG si è inceppata.
Fondamentale: UNA ASG È PRONTA A SPARARE FINO A PROVA CONTRARIA. Spesso i "colpiti" spupazzano la propria ASG in modo abbastanza improprio, puntandola involontariamente addosso ad un sacco di gente. Pensare prima di agire, in qualunque situazione.
La procedura corretta per scaricare l’ASG, ogni volta che si abbandona il game, appena fuori tiro, con la maschera in faccia e prima di arrivare nel punto di raduno è:
- staccare il caricatore
- mettere il selettore su colpo singolo
- sparare verso una zona libera (attenzione che non ci siano altri operatori) o a terra due o tre volte liberando la canna e stendendo la molla
- mettere la sicura.
Evitare di reinserire il caricatore nel fucile (qualora la molla interna fosse ancora carica, dei pallini, di norma 3 o 4, verrebbero caricati nel fucile).
Una ASG viaggia, al di fuori del campo in condizione di trasporto, come indicato sopra: con la canna vuota, il pistone non compresso, l’hop-up abbassato, sicura inserita, senza batteria e possibilmente senza caricatore. Diciamo possibilmente senza perché alcune scatole hanno la sagoma nel polistirolo per l’arma con caricatore, e se usi quella per trasportarla puoi non avere scelta. Meglio tenerlo in tasca, a quel punto.
Una ASG DEVE essere trasportata COPERTA; all’interno della propria scatola, di una sacca o nello zaino, non importa. Andare in giro con una ASG scoperta é ILLEGALE, ed é anche stupido.
Una volta a casa, se necessario provvedi alla normale manutenzione, e riponi l’ASG in un posto sicuro, soprattutto lontano dalle batterie (da scaricare) e da tutto quello che possa permettergli di funzionare.
Resisti tu stesso alla tentazione di metterti a fare un po’ di tirassegno dal balcone o nel cortile del condominio: anche qui, il procurato allarme é la prima cosa, e rischi anche di prendere un passante. L’ASG si può utilizzare solo nel campo da gioco, al chiuso, o al limite in un cortile coperto, se di tua proprietà.



I pallini sono pieni di vernice, giusto?


No, affatto. Quello con i pallini a vernice é il Paintball, o Splash Contact, che usa della biglie da 17mm (.68") in dei "marcatori" che non assomigliano per niente ad un’arma. Nonostante questo, in Italia la maggior parte di questi arnesi superano il Joule di potenza e sono catalogate come armi comuni, per questo necessitano del porto d’armi.
I pallini del Softair (i cosidetti BB) sono da 6 millimetri e sono realizzati in plastica piena.



Se i pallini non sono a vernice, come faccio a sapere chi é stato colpito?


Non lo sai. Ti devi fidare dell’avversario. Il softair è uno sport basato sul "Fair Play". Alcune volte, in realtà, puoi vedere i pallini che rimbalzano sul corpo dell’avversario, o sentire il rumore caratteristico che fanno i pallini sulla stoffa, ma NON PUOI ESSERE MAI SICURO di avere preso qualcuno, almeno non al 100%. Se l'avversario si dichiara bene, altrimenti mettiti il cuore in pace e continua a sparare!
Capita a tutti di non accorgersi di essere stati colpiti: metti un vestito un po’ pesante, il rumore di tutto il fogliame che parte via quando ti mitragliano, il fatto che stai correndo, ecc.... Succede spesso che, in buona fede, dei giocatori non si dichiarino: non muore nessuno per questo. Certo, capita gente un po’ dura d’orecchi: sono i cosiddetti highlander....
Qualunque squadra, purtroppo, può raccontare litigate furibonde perchè Tizio era arcisicuro di aver preso Caio, ha visto i pallini rimbarlzargli addosso ecc... Sono discussioni che rovinano la voglia di giocare, quindi meglio evitarle se possibile.
Capita anche che a fine partita ci sia quello che spiega pacatamente al gruppo riunito la presunta mancata dichiarazione di altri giocatori, con tutta la cronistoria "io ho preso quello, poi mi sono spostato, ed ho visto te e quello con l’M16, io sono uscito ed ho preso lui, che però ha fatto finta di niente....". Altro discorso tipico tra i colpiti é "Sarà, ma io sono convinto di averlo preso, il terzo...". Tutto questo si risolve pacificamente, con delle scuse (se é il caso), un sorriso, un’alzata di spalle, una pacca sulla schiena.



E se uno bara o non si dichiara?


Manda in vacca tutto il gioco. Capita talvolta sia negli incontri tra squadre che "in famiglia", e se come detto sopra la cosa é accettata come un occasionale contrattempo, quando diventa un abitudine porta grossi guai.
Nonostante tutto, comunque, il softair é in Italia un fenomeno diffuso da una decina d’anni (anche se i primi club risalgono ad una ventina di anni fa): se non è andato tutto in malora, evidentemente il problema esiste ma non é così grave.
In un mondo settario come quello del softair, ogni squadra ha la propria "lista nera" di teams con cui non giocare perché "Sono tutti degli Highlander": queste liste di proscrizione nascono soprattutto dalle chiacchiere tra i colpiti. Al 90% sono balle, o comunque cose occasionali: resta che un coordinamento nazionale decente è impossibile per questa ragnatela di incomprensioni.



Com'è strutturata ed organizzata la partita? Che regole ha?


Le partite sono stabilite poco prima dell’inizio, momento in cui si definisce l’obiettivo ed il tipo di gioco, la divisione delle squadre e soprattutto ci si accorda per le regole base da seguire, che in un gioco aperto alla fantasia come il softair possono variare ampiamente, fermo restando il discorso della dichiarazione (fair play dei giocatori). Un’accurata pianificazione della partita significa decidere:
L’obiettivo ed i relativi dettagli: basta toccare la bandiera o bisogna strapparla e portarla via? E se uno viene colpito con la bandiera in mano? Posso tagliare la corda che lega la cassetta o devo snodarla?
Quale é la zona di gioco e le direttrici possibili (non disperdere il gioco se si vogliono dei contatti).
Dove vanno i colpiti; fuori dalle scatole ed in un posto dove non possano essere scambiati per giocatori attivi.



Cos'è una "gara di pattuglia" o un torneo?


Il succo del discorso è una missione da compiere: una squadra ridotta (6-8-12 giocatori) armata ed equipaggiata di tutto punto, deve seguire un percorso più o meno obbligato per raggiungere una sequenza di obbiettivi, che possono essere bersagli difesi da piccole squadre avversarie, materiali da recuperare/riconoscere/distruggere, informazioni per le successive parti della partita. A volte i bersagli sono segnalati, altre volte sono a sorpresa oppure indicati solo come coordinate geografiche (di solito UTM).
Un torneo medio richiede cognizioni di navigazione con bussola/GPS e topografia, resistenza fisica e molta tattica. Il numero dei conflitti (e quindi i pallini sparati) è solitamente limitato.
Molte squadre organizzano simili tornei, variando il tema base a seconda della fantasia e delle possibilità: si va da gare relativamente semplici, con un percorso di 1-2 ore ed un numero limitato di ingaggi, ad operazioni in vasta scala su più giorni, in diurna/notturna, con bivacchi, ecc... Ad esempio "I Corsari di Genova" (spesso ospiti al Maurizio Costanzo Show…) avevano un elicottero per il trasporto della squadra da un punto all'obbiettivo successivo. Non sempre è così, molte volte si trovano delle valide soluzioni intermedie, accessibili ai più. Abbiamo conosciuto squadre, che pur partecipando a tornei, non ci sembra abbiano perso la capacità di GIOCARE, dal punto di vista ludico, e non gli manca quel pizzico di goliardia, di folle divertimento, che ne fa delle squadre “domenicarole” di alto livello.



Per cominciare, cosa faccio?
Piccolo prontuario per chi comincia:


Non partire sparato a comprare tutto il materiale che ti serve. Alcune squadre usano una mimetica particolare, oppure il campo potrebbe essere non adatto alla ASG che vorresti.
Aspetta di avere un po' d'esperienza prima di acquistare accessori oltre al minimo indispensabile. Potresti buttare via dei soldi per niente.
Trova una squadra in zona, prova a giocare con loro, e vedi come sono. Potrebbero non piacerti, o viceversa. E ti ritrovi a piedi dopo aver speso un capitale.
Chiedi chiarimenti sulla situazione legale della squadra: se é un'associazione registrata, se c'é un'assicurazione, come sono informati i Carabinieri e le forze dell'ordine circa le attività, e per quanto riguarda il campo, se c'è il permesso del proprietario del terreno per utilizzarlo. Se manca una delle quattro cose fondamentali, sono dei "Banditi", degli irregolari. Potresti trovarti in grossi, grossi guai.
Prova tu stesso le ASG degli altri giocatori, e parla con loro per vedere pregi e difetti dei vari modelli. Idem per gli accessori.
Non decidere a priori qual'é il tuo ruolo: molti si fissano a fare lo sniper, cioé il tiratore scelto, ma non é detto che nella squadra ci sia posto per un altro cecchino, il campo puó non essere adatto, o magari non sei capace tu; potresti scoprire che un tale ruolo proprio non ti si addice (e neanche ti diverte).
Lo stesso vale per chi volesse fare l'assaltatore o lo scout. E non è affatto detto che la squadra in cui ti iscrivi abbia una distinzione netta dei ruoli. Parti facendo il semplice fuciliere e con il tempo verrà il resto.



Come equipaggiarsi per giocare? Quanto costa?


Una ASG elettrica va dai 150 a oltre 2.000€ euro, ma è possibile trovare un buon usato (attenti alle sole) a prezzi decenti.
Una batteria (da 20 fino a 80€) ed un carica-scarica batterie (all'incirca 25-30€ per entrambi).
Un caricatore maggiorato (sui 30-40€) ed una busta di pallini (prezzi molto variabili a seconda della marca, e cioè della qualità).
Una protezione per gli occhi é indispensabile (da 5€ in su).
Una mimetica (da 30€), che può andare da qualcosa trovato al mercato o nei negozi dell’usato alle stratosferiche mimetiche da forze speciali. Se usi qualcosa che ti é avanzato dalla naja, devi togliergli stellette e gradi.
Un paio di scarpe da trekking o anfibi che proteggano la caviglia (da 40€).
Tirando proprio al minimo, con una ASG nuova, stai attorno ai 300 euro o pco piu.




Com'è una partita a softair?


La prima partita è uno shock: ti senti perso. Nessuno ti dice niente, ti spiega niente: tu segui e zitto, non fare casino. Sbrigati e aspetta, come dicono nell’Esercito Americano. Scoprirai che la solitudine ed il fatto di non sapere mai che stia succedendo ti accompagnerà per tutta la tua carriera. Non fa paura incontrare l’avversario, spaventa il non sapere: non sapere se si sta andando avanti o indietro, se quell’ombra lì davanti è quello che devi seguire o un albero, se il rumore a destra l’hai sentito o te lo sei solo immaginato. Fa paura essere messo da solo da qualche parte ad aspettare, per fare un arresto volante contro l’avversario in avanzata: sei lì fermo, con tutti gli insetti di questo mondo che ti assaggiano, gradiscono e invitano gli amici. Aspetti, aspetti ore, aspetti una vita… Nel silenzio, i tuoi pochi movimenti sembrano creino un rumore esagerato: i cespugli si muovono. No, nessun rumore, le foglie sono ferme, ma quella piantina non era lì, sono convinto che era più in là; anche quelle spine laggiù, erano più vicine all’albero. Scherzi della tensione. Senti una raffica più avanti, altre due: la coppia davanti a te ha finalmente visto l’avanguardia degli "altri". Silenzio, tutto finito. Aspetti ancora… Aspetti… Un fruscio a sinistra: il vento? No, arriva! Un’ombra, avanza veloce. Alla fine ecco una sagoma. Imbracci, pianissimo, facendo un casino dannato. Non ti ha sentito? No, avanza ancora. É a non più di dieci metri. Lasci partire una lunga raffica, lo prendi in faccia. "Preso! ... Ho detto preso! .. Vaffan...", urla, è il tuo socio, quello avanti a te. Una raffica da chissà dove, una strisciata di pallini di traverso sul petto: ahia. Gridi "colpito", ti alzi e ti guardi in giro. Boh? Cerchi chi ti ha sparato: nessuno. Ti allontani, col fucile sulla testa, mentre la tua "vittima" bestemmia a mezza voce.
Spaventato? Un po’ rude come inizio? Meglio avvertirti subito: il Soft Air non è uno sport per mammole, e se non ti regge il fegato ad un po’ di tensione e all’adrenalina che pompa, datti al modellismo o al giardinaggio. Non sempre va a finire proprio così, ma è meglio che entri in questo ordine di idee.
Le partite a Soft Air variano moltissimo: dalle semplicissime operazioni di attacco e difesa (in particolare la modalità di gioco cattura la bandiera), ad obbiettivi multipli con percorsi obbligati, messaggi da recuperare lungo la strada etc.. Ti può capitare di tutto, dall’attacco all’arma bianca (vengono utilizzate armi in plastica per evitare eventuali lesioni fisiche) ad una postazione impossibile, a rintanarti in un roveto aspettando, da solo; correre a rotta di collo in un campo di grano senza vedere più in là di un metro o strisciare lentamente in un fossetto. Canali, buche, fango, erba, cannibali, nulla è impossibile: dove c’è terra, c’è gioco.
Interessato? Davvero? Ok, vieni a trovarci; molte squadre offrono tutto quello che ti serve per provare.... e allora cosa aspetti??



Voglio provare a giocare: a chi mi rivolgo?

Moltissime squadre saranno felici di prestarti un fucile di seconda mano ed un minimo di equipaggiamento. Naturalmente puoi contattare direttamente noi dell Unità di Crisi!!!!
 


   

 
 
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