PRIMO SOCCORSO

IL PRIMO SOCCORSO




Il problema delle emergenze sanitarie che si verificano al di fuori di ambienti attrezzati per il loro trattamento (come gli ospedali) riguarda tutti noi. Ognuno di noi in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo può assistere ad un incidente o ad un infortunio o trovarsi di fianco ad una persona che viene colpita da un malore improvviso. In tali situazioni, tranne rari casi, non è presente personale sanitario che può intervenire in modo preciso ed efficace.
Non solo, può esistere la più moderna, collaudata ed attrezzata organizzazione di soccorso sanitario extraospedaliero ma senza la coscienza e la razionalità di chi per primo si trova sul luogo dell'incidente o del malore questa non potrà essere attivata e quindi non potrà essere di alcun beneficio per il paziente in modo celere.
Il primo soccorso si esercita ovunque, nelle più svariate condizioni e circostanze.


COSA S'INTENDE PER PRIMO SOCCORSO?

Una definizione: l'insieme degli interventi che servono ad assicurare la sopravvivenza e ad evitare l'insorgenza di ulteriori danni agli infortunati o alle persone colte da malore improvviso fino all'arrivo di soccorsi organizzati e qualificati.
Va sottolineato come un intervento corretto nell'intervallo di tempo che precede l'arrivo dei soccorritori con gli opportuni mezzi può essere fondamentale per salvare la vita di una persona.
Portare un primo soccorso efficace non significa soltanto intervenire sulla vita se lo si sa fare attuando le prime manovre di soccorso, ma sopratutto ad evitare alla persona danni ulteriori ed anche mettere in moto la macchina dei soccorsi in modo corretto.

Il Primo Soccorso si diversifica dal Pronto Soccorso, in quanto quest'ultimo è effettuato da personale sanitario con l'ausilio di specifici presidi strumentali e farmacologici direttamente sul luogo dell'emergenza, durante il trasporto del paziente sul mezzo di soccorso ed all'arrivo in ospedale.

La regola primaria e fondamentale del primo soccorso e non nuocere: il primo soccorritore deve evitare qualsiasi intervento che possa aggravare le condizioni dell'infortunato; è preferibile che non faccia nulla se non perfettamente in grado di farla, piuttosto che attuare manovre di cui non è sicuro e che potrebbero essere dannose!

Altri fondamentali principi di un Primo Soccorso da parte del primo soccorritore sono:
- Mantenere la calma e sopratutto assicurarsi che sia mantenuta da tutti i poresenti;
- Non strafare;
- Agire sempre con molta cautela;
- Agire velocemente ma senza troppa fretta;

Prendiamo come esempio un incidente stradale con alcune persone ferite (ma potrebbe essere anche un semplice malore o una caduta accidentale o una qualsiasi altra circostanza in cui si presenta una situazione di emergenza/urgenza di carattere sanitario): si tratta di una situazione carica di emozioni nella quale risulta fondamentale mantenere la calma. Questo stato consente di rendersi conto in modo preciso di ciò che è accaduto. Tutti possono fare qualcosa per un ferito con un poco di intelligenza e di umiltà, un minimo di nozioni ed utilizzando mezzi di fortuna (che si è in grado di usare).


Fondamentale risulta assicurare la sicurezza:
- sicurezza del luogo;
- sicurezza del soccorritore;
- sicurezza del ferito.

Sicurezza del luogo: va intesa come la messa in atto di quegli accorgimenti che mirano ad evitare ulteriori incidenti, o l'aggravamento dello stesso, come, ad esempio, lo spegnimento del motore dei mezzi coinvolti nell'incidente stradale (se ancora acceso), la segnalazione dell'incidente ai conducenti che stanno sopraggiungendo (con triangolo rosso, corpetto rifrangente obbligatorio di legge, segnalazioni luminose se in ambito notturno, personalmente con gesti delle mani per fare rallentare chi giunge, garantendo comunque e sempre l'incolumità personale) oppure togliere la corrente prima di approcciarsi alla valutazione dello stato di salute di un folgorato, oppure impedire ai presenti di fumare se ci sono delle fuoriuscite di carburante per un eventuale rischio di incendio.

Sicurezza del soccorritore: un soccorritore potrà essere utile al ferito solo se eviterà di compromettere la propria integrità fisica durante l'intervento, quindi, oltre la sicurezza del luogo va considerata di primaria importanza l'autoprotezione.
"L'autoprotezione da rischi di contagio" riguarda l'attuazione di tutte quelle pratiche e accorgimenti atti a non esporre, o esporre il meno possibile, il soccorritore alla possibilità di contrarre malattie che possono anche risultare molto gravi e invalidanti. A questo proposito è da ricordare che i fluidi corporei come il sangue, urina, ecc..., possono veicolare patogeni in grado di trasferirsi dall'infortunato al soccorritore. In questo capitolo vanno racchiuse quindi malattie quali l'AIDS, epatiti ed altre che, se pur meno gravi e curabili, sono comunque ingiustificate se contratte per non curanza, superficialità o manie di grandezza che non hanno permesso al soccorritore di prestare l'adeguata attenzione.
E' dunque necessario non strafare e non sopravvalutare le proprie possibilità.

Sicurezza del ferito: il ferito, soprattutto se privo di coscienza, è completamente indifeso dall'ambiente ed anche da soccorritori pasticcioni e maldestri.
A questo punto il soccorritore dovrà cercare tra i presenti persone competenti che possano essere utili:
- medici o infermieri per il soccorso diretto al paziente;
- tutori dell'ordine per mantenere la calma dei presenti e favorire il necessario intervento dei soccorsi organizzati.
E' molto importante tenere lontani i curiosi, gli esagitati e coloro che vogliono intervenire ma che lo fanno in modo errato.
Ovviamente tutto questo deve avvenire senza perdere assolutamente tempo in inutili discussioni con chicchessia! Definita la sicurezza, il soccorritore dovrà rendersi conto rapidamente delle condizioni del ferito o dei feriti al duplice scopo di attivare i soccorsi in modo corretto e di intervenire con le prime manovre se a conoscenza di cosa deve fare.
In Italia attivare i soccorsi significa chiamare il 118.
E' fondamentale in questa fase avere dati precisi e completi per dare modo all'operatore del 118 di far intervenire quanto in più breve tempo possibile i mezzi di soccorso, facendo anche la scelta più appropriata di cosa inviare, ad esempio l'ambulanza con medico a bordo, solo l'ambulanza con a bordo soccorritori non medici, oppure invio di mezzi speciali come l'eliambulanza (elicottero di soccorso). Da ricordare che il 118 è anche collegato via telefono con linee preferenziali alle Forze dell'Ordine e ai Vigili del Fuoco, nel caso ci fosse bisogno anche del loro intervento.

Per fare un esempio pratico ecco una possibile buona telefonata al 118: "E' successo un incidente tra via Garibaldi e Via Mazzini. Sono coinvolti una macchina ed un ciclista. Il ciclista è a terra, non si muove, non è cosciente ma respira e perde molto sangue dalla testa. Il mio numero di telefono è xxxxx".
In poche parole sono state date le informazioni fondamentali.
Il numero di telefono è importante perché l'operatore può richiedere ulteriori precisazioni riguardo al luogo dell'incidente e sulle condizioni del paziente; ricordarsi che l'operatore che ci risponde è un paramedico diplomato e quindi è lui stesso un soccorritore del corpo sanitario e quindi le domande a cui potrebbe sottoporci non sono una perdita di tempo ma parte integrante del soccorso stesso.
Dopo aver effettuato la chiamata il Soccorritore dovrà, se ne ha le capacità, mettere in atto le manovre di cui è in pieno possesso per portar ulteriore soccorso al ferito. Ricordare sempre che tra il fare una breve telefonata e poi prestare soccorso o l'iniziare un soccorso per poi dover chiamare il vero soccorso, è sicuramente preferibile la prima manovra, soprattutto perché si guadagna tempo a volte molto prezioso!

Ricordare sempre una cosa importantissima: sul luogo di un incidente se il paziente si lamenta per il dolore nella posizione in cui si trova per nessun motivo bisogna muoverlo o farlo muovere. Spesso anche chi ha un semplice dolore al costato o al tronco o anche chi non presenta dolore ma è altamente in stato di agitazione non deve per nessun motivo essere mosso, non si è in grado di conoscere le possibili forme traumatiche interne sia a livello osseo che a livello di organi e attraverso uno spostamento si potrebbe peggiorare la situazione anche in modo molto grave!






Fonte: SAM Autore: Seal 1

 


   

 
 
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